Pasqua cristiana del 2007

Senza l'idea di Dio (e dei valori legati alla speranza di una vita e di un mondo ultra terreno) l'essere umano e la sua esistenza cadono in una fase d’involuzione: si ripiegano su se stessi e vanno verso l'autodistruzione.
Mai come ai nostri giorni la visione globalizzata del mondo ci consente di arrivare a formulare con pienezza un'affermazione come questa.

Quando è il mero interesse economico a governare il mondo (e nelle sue più condizionanti manifestazioni sociali lo è) e quando l'egoismo individuale e collettivo diventano legge (come diffusamente è) allora non si possono registrare che i frutti di disprezzo della vita umana, di disfacimento della propria personalità e delle più elevate aspirazioni dell'animo umano, di distruzione di questo nostro universo, oggi sotto gli occhi di tutti.
La più alta manifestazione del pensiero umano, già duemila anni fa
(!), era arrivata a formulare un'ipotesi reale di vita ultraterrena che prevede - a cominciare già dall'esistenza di questa vita - un'esperienza di Amore totale nell'Essere da cui origina l'Amore. Se tale teoria fosse stata elaborata oggi, non sarebbe stata credibile (sotto ci sarebbe stato qualche interesse).

Ma formulata duemila anni fa da un uomo che sosteneva che i poveri e gli ultimi (i più disgraziati) saranno i primi; che è solo l'Amore che conta, nella Verità e nella Giustizia; che chi si lascia pervadere solo dal male lo pagherà amaramente; che per queste idee e per aver affermato l'appartenenza intima a un Dio di Amore ha subito un processo collettivo ed è stato crocifisso (crocifisso!!!!!!!!!!!); deve, deve nelle coscienze destare perlomeno stupore, dubbio, rispetto.

Questo cristo di uomo, Gesù Cristo, è stato visto da molti "risorto" (ancora vivo dopo che era stato brutalmente ucciso) con sembianze diverse, additando a tutti una reale possibilità di sopravvivenza eterna oltre la morte. La gente che ha sostenuto di averlo visto di nuovo vivo si è fatta uccidere per non rinnegare la propria testimonianza.

Molti altri nei secoli successivi hanno rinunciato a loro stessi nel nome di quest'uomo, credendo anch'essi in Quest'uomo e nella risurrezione.

La Pasqua celebra questa speranza e la vuole offrire a ogni coscienza che non si rassegna a credere che la propria esistenza possa avere una fine definitiva; ad ogni persona aperta a credere all'immortalità di quanto generato dall'Amore. Celebra la Pasqua anche tu!

                                                                   

                                                                       RITORNA ALL’INDICE                  HOME