Lo so che i miei pensieri potrebbero essere sbagliati, o non valer nulla, oppure essere mal capiti e interpretati.

Tuttavia essi non vogliono essere un’indicazione o una soluzione definitiva, quanto una possibilità, un mezzo per andare oltre i limiti del proprio pensare. Uno spunto per sviluppare il germe e l'anelito di grandezza, presenti in ogni essere umano, che spingono inconsapevolmente verso la ricerca dell'essenza di sé stessi e della propria esistenza:

“Non i miei pensieri, ma i tuoi pensieri. Non la mia vita ma la tua vita. È in te stesso, è in te stessa, la grandezza che inutilmente cerchi al di fuori di te. Purché tu non voglia assomigliare agli altri. Purché tu cerchi di vivere quello che sei!” (1)

 

(1)    Tratto da “I pensieri di Ominda”, pubblicato dall’autore a Casale sul Sile a marzo 2006.

 

                                                            

                RITORNA ALL’INDICE                    HOME